Circa 8.000 nuraghi che si trovano centinaia di villaggi e tombe megalitiche sono la testimonianza di una singolare civiltà che si è sviluppata nell'isola a partire dal II millennio a.C. Il nuraghe era il centro della vita sociale degli antichi Sardi, ma oltre alle torri, altre strutture caratterizzarono la loro cultura, come le tombe dei giganti (luoghi di sepoltura) le cui stele centrali possono arrivare fino a 4 m di altezza, i pozzi sacri (luoghi di culto) dalla raffinata tecnica costruttiva, i bronzetti arrivati numerosi fino ai nostri giorni e fusi mediante la tecnica della cera persa.
I Nuragici erano un popolo di guerrieri e di naviganti, di pastori e di contadini, suddiviso in nuclei tribali (clan) che abitavano in cantoni. Commerciavano con i Micenei, con i Minoici, con i Fenici e con gli Etruschi.
Proprio con gli etruschi si hanno in comune cose in comune tra la Sardegna nord est e la Toscana
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